La nostra missione

La missione della Casa di Cura B. Palazzolo si configura nel servire “i più poveri, non raggiunti da altri”, ” a seconda dell’avvicendarsi dei tempi”, facendosi carico della persona nella sua dignità e globalità, favorendone la promozione integrale, nel rispetto dei tempi di crescita, delle culture e dei luoghi.

PRINCIPI ETICI DI RIFERIMENTO

Con l’adozione del Codice Etico, l’istituto si impegna a rispettare, nello svolgimento di tutte le proprie attività, i principi di riferimento emanati dal Consiglio Generale dell’istituto in data 31 maggio 2011.
Tali principi derivano dal “quadro di riferimento carismatico per suore e laici che collaborano nella famiglia palazzoliana” e sono qui integralmente riportati:

  • porre la persona al centro del percorso di educazione, cura ed assistenza: l’attenzione alla persona presa in carico non solo come assistito, ma come protagonista, si riflette in tutte le attività dell’istituto e si esprime con il carattere della concretezza e quotidianità.
  • la scelta delle persone più svantaggiate: tra tutte le persone in stato di bisogno, la scelta di priorità vuole esprimere attenzione verso le persone più deboli ed emarginate e costruire servizi per raggiungere i bisogni più scoperti della società.
  • aiuto concreto al prossimo: costruire percorsi di aiuto reali e quotidiani in cui il prossimo, qualunque sia la sua condizione, possa trovare un aiuto., concreto e carico di amorosa attenzione.
  • costruire uno spirito di famiglia: realizzare un servizio non solo “per” ma soprattutto un servizio “con”, basato su accoglienza e partecipazione. relazioni semplici e familiari per creare “casa”
  • semplicità e partecipazione: nello stile che sempre ci ha connotato lungo la nostra storia, ci impegniamo a costruire relazioni semplici, di reciproco aiuto, rispettando e valorizzando ruoli e competenze al fine di creare “armonia e pace” e di suscitare la corresponsabilità di tutti per il bene comune.
  • affidarsi alla provvidenza: impegnarsi a cogliere e utilizzare tutte le opportunità che le circostanze della vita possono offrire, senza preclusioni, ma con grande attenzione per scegliere sempre ciò che conduce al bene. Fare tutto ciò che possiamo fare, sempre confidando nell’amore di Dio, attenti a farsi “provvidenza” gli uni per gli altri.
  • collaborare e lavorare in rete: la collaborazione favorisce la qualità della risposta e la crescita della persona. La complessità delle situazioni degli assistiti postula un approccio globale e da più punti di vista dei problemi, insieme alla decisione di lavorare in rete e di collaborare con tutte le agenzie della comunità civile ed ecclesiale.
  • legalità: l’istituto, in quanto tale e nelle sedi filiali, nello svolgimento di tutte le proprie attività si impegna a rispettare le leggi internazionali, nazionali e regionali in vigore in Italia e in ciascun Paese nel quale opera.